coordinamento

Pubblichiamo il testo formulato nell'incontro tenuto a Roma nell'autunno scorso su iniziativa del Movimento Sei Luglio, che rivolgeva l'invito a tutte le sigle di rappresentanza della magistratura onoraria. All'incontro partecipavano ANMO, ANGDP, UNGDP, UNIMO e UNAGIPA.

Il documento unitario sottoscritto  dalle sigle e depositato al Ministero della Giustizia il 2 dicembre, prendeva, invece, le distanze dagli obiettivi individuati a Roma (seppure senza adesione formale di tutte le sigle presenti), senza alcuna motivazione, e, soprattutto, senza rispondere a tutti gli argomenti che il Movimento Sei Luglio ha sempre affermato con fermezza (da ultimo nel documento depositato in Commissione Giustizia della Camera). Ricordiamo anche  la lettera riportata in questa pagina e sottoscritta da oltre quattrocento magistrati onorari in tre giorni, che chiedeva alle sigle di sottoscrivere un documento unitario conforme agli obiettivi in essa riportati. Voci ufficiose danno notizia, invece, del consenso  "delle sigle" (non meglio individuate), dato al Governo sul DDL così come approvato al Senato.

 

Proposta di documento unitario formulata su iniziativa del Movimento Sei Luglio.

«I sottoscriventi si impegnano, recependo il sentimento comune dei colleghi  giudici onorari di tribunale, giudici di pace, e dei vice procuratori onorari, a coordinarsi per adottare congiuntamente iniziative affinché il DDL AS 1738 sia emendato in conformità all’obiettivo di  tutti i magistrati onorari attualmente in servizio, confermati alla scadenza del primo mandato, volto a garantire il seguente regime transitorio:

- continuare a svolgere le attuali funzioni fino a 70 anni, nonché gli ulteriori compiti giurisdizionali indicati nel ddl AS 1738,  anche all’interno dell’ufficio per il processo;
ottenere le dovute tutele assistenziali e previdenziali;
- esercitare in modo esclusivo le funzioni giurisdizionali ed ottenere un trattamento economico graduato in ragione dell'anzianità di servizio maturata alla data di entrata in vigore della legge di riforma, in modo tale che il grado massimo (ipoteticamente corrispondente al dodicesimo anno di anzianità), sia riferito al trattamento del magistrato ordinario con funzioni, precedente alla I qualifica di professionalità (comprensivo di stipendio tabellare e di indennità, per un totale, attualmente, di euro 3 mila netti), salva la facoltà di ogni singolo magistrato onorario interessato dal presente  regime transitorio di continuare ad esercitare le funzioni in modo parziale secondo la disciplina generale del DDL 1738 .

Istituiscono un coordinamento operativo diretto a superare l’attuale frammentazione sindacale e i derivanti contrasti fra le singole iniziative (cause note della debolezza delle rivendicazioni di categoria)».

 

LETTERA DEL MOVIMENTO SEI LUGLIO RIVOLTA ALLE SIGLE IN VISTA DELLA CONVOCAZIONE AL MINISTERO DELLA GIUSTIZIA DEL 2 DICEMBRE 2015.

 

Lo aveva già detto Esopo nel VI secolo a.C., con la favola I figli discordi, che narra lo sforzo di un contadino, disperato, di superare la discordia tra i figli. Il padre mostra loro un fascio unito di verghe chiedendo di spezzarlo. Falliti i tentativi, fa sciogliere il fascio, distribuisce le singole verghe e li invita nuovamente a romperle, questa volta con successo. Infine il padre li mette davanti all’evidenza dicendo: «così anche voi, figli miei, stando uniti, non verrete sopraffatti dai nemici, ma se litigherete, ne sarete una facile preda».

O mythos deloi oti, ovvero la “favola dimostra che” l’unione fa la forza.

Il motto “e pluribus unum”, fu adottato durante la rivoluzione americana, per spingere le tredici colonie all’unificazione sotto una unica bandiera (le banconote statunitensi lo riportano tuttora).

Sempre oltre oceano Henry Ford scrisse che mettersi insieme è un inizio, continuare a starci un progresso, e lavorare insieme un successo.

Con le vostre firme (oltre 450 in appena quattro giorni), avete spinto le sigle a esprimersi con una sola voce al ministero della Giustizia ieri (salvo residuali voci dissonanti, nel merito delle quali non entriamo, perché il punto è un altro, come stiamo per dirvi).

Il Movimento Sei Luglio non ha inteso originare l’ennesima sigla, ma finora ha ottenuto consensi (espressi dai singoli), su contenuti concreti:

- proposta di regime transitorio;
- rappresentanza organizzata, effettiva e democratica.

Il documento unitario depositato ieri al ministero sconta alcune criticità di metodo che si sono ripercosse sul contenuto.

Le criticità di metodo derivano dal fatto che non tutte le sigle sono effettivamente rappresentative. Al tavolo telematico (visto che non tutte le sigle hanno voluto partecipare al tavolo reale del 14 novembre), richiesto dal Movimento Sei Luglio, perché fosse concordato il documento unitario, c’erano sigle di cui non è reso noto nemmeno il numero (reale) degli iscritti. Ogni sigla valeva uno, però. Singole sigle, pur se invece effettivamente rappresentative, non condividevano integralmente il contenuto del documento unitario, ma hanno comunque firmato per contenere i danni.

Il documento è un articolato che, contrariamente a quanto proposto dalla lettera che voi avete firmato, non si limita a individuare gli obiettivi che costituiscono il minimo comun denominatore, bensì formula una soluzione articolata che non centra l’obiettivo.

Qual è l’obiettivo e perché il documento non lo centra? Perché, volendo articolare una soluzione, non ha insistito sull’importanza che sia garantito a tutti di continuare a mantenersi svolgendo le funzioni attuali. Il documento unitario propone la soluzione di una retribuzione in parte fissa e in parte variabile, limitandosi a esprimere la possibilità che i singoli possano optare per un regime a tempo pieno, per il resto assecondando il ddl 1738, senza fissare gli altri contenuti necessari a formulare un regime transitorio che ci garantisca: cioè la determinazione di un ruolo a esaurimento con competenze proprie dei soli soggetti a cui si applichi il regime transitorio (una pianta organica congelata, cioè, in cui fare rientrare solo questi soggetti). Non ci sarà nemmeno bisogno di aumentare l’organico, bensì di completare quello già previsto, per vanificare ogni obiettivo, se non viene blindata la posizione di chi è attualmente in servizio. I fondi stanziati attualmente secondo la relazione tecnica al DDL 1738 – 139,5 milioni di euro, senza contare i tagli previsti dalla legge di stabilità in discussione alla Camera - saranno divisi tra un numero sempre maggiore di magistrati onorari – attualmente 5722 -, che diventeranno effettivamente tali  (senza contare le conseguenze dannose sull’organizzazione della giustizia). Sono infatti in previsione l’immissione in ruolo di altri  giudici di pace e un bando per altri 1000, ed è incessante la nomina di nuovi GOT e VPO. Inoltre, non va trascurato l’impiego degli stagisti negli uffici giudiziari, a cui andrà presto aggiunto l’esercizio della pratica forense la cui disciplina è all’esame della Commissione Giustizia al Senato.

Secondo i partecipanti alla riunione al ministero del I dicembre, infatti, il Ministro ha condiviso la richiesta della retribuzione fissa, integrata dalla retribuzione variabile (per altro confermando la relazione tecnica di accompagnamento del DDL 1738), ma senza quantificazione, con la conseguenza che una retribuzione fissa bassa non ci garantirebbe, in quanto l’incremento (già di fatto in corso in moltissime sedi), dell’organico, col tempo escluderebbe la possibilità di vivere esclusivamente dei compensi percepiti attraverso lo svolgimento delle attuali funzioni (la parte variabile, comunque fissata per obiettivi, dipendendo dall’impegno lavorativo individuale, che diminuirebbe a causa dell’aumento dei magistrati onorari). Lo dice il documento dell’OUA: l’obiettivo dichiarato del ddl è imporre a tutti di cercare un altro lavoro, trasformando la situazione attuale (magistrati onorari in parte impiegati a tempo pieno, in parte a tempo semipieno), nella situazione di un’intera nuova categoria di magistrati onorari, tutti impiegati a tempo semipieno, per sempre lavoratori precari (sia come liberi professionisti, sia come magistrati onorari).

La preoccupazione dimostrata dal Ministro in ordine al noto avvio delle procedura d’infrazione contro l’Italia non ci deve rassicurare (anche per la durata della procedura, talvolta anni). Deve cominciare l’istruttoria e la trattativa tra la Commissione Europea (che è un organo politico), e l’Italia. Perciò attenzione: l’Italia deve formulare una disciplina generale della magistratura onoraria che non violi la normativa europea (questo lo avrebbe detto anche il Ministro all’incontro di ieri). Ma la disciplina generale, se applicata anche a noi (senza le cautele che abbiamo indicato), ci potrebbe danneggiare e portare all’estinzione. In sede di trattativa l’Italia potrebbe varare una disciplina il più possibile conforme, sottraendosi alle sanzioni, senza prevedere un regime transitorio utile (ricordate l’articolo delle dottoressa Antonella Di Florio che compara il sistema italiano con quello del resto dell’Europa: http://www.questionegiustizia.it/articolo/la-magistratura-onoraria-in-funzione-di-una-giustizia-migliore_normativa-interna-e-profili-comparati_27-11-2014.php). Ricordiamoci, infatti, che la procedura d’infrazione aperta con riguardo ai precari della scuola, è stata archiviata. In quel caso è stata addotta l’avvenuta stabilizzazione di una parte degli insegnanti precari. La proposta formalizzata nel documento unitario, senza prevedere un regime transitorio che centri l’obiettivo, invece rischia di smorzare anche i possibili effetti propulsivi della procedura d’infrazione con riguardo ai magistrati onorari rispetto ai quali è stato consumato l’abuso denunciato.

Abbiamo detto dell’obiettivo. Voi conoscete quale sia la soluzione proposta dal Movimento, che è l’unica possibile per garantire, a chi lo vuole, di vivere, in futuro, della retribuzione delle attuali funzioni, introducendo una figura stabile all’interno dell’ufficio per il processo, in un ruolo che ha un perimetro ben definito, che non si confonde con il ruolo dei magistrati di carriera, e per questo non deve destare preoccupazioni. All’incontro di ieri il Ministro avrebbe detto che i magistrati onorari attualmente in servizio opereranno fuori dall’ufficio per il processo, così continuando a presentarsi come la  figura ibrida che da tanti anni costituisce un ostacolo alle nostre istanze, in quanto si confonderebbe con i magistrati di carriera. Una tale soluzione, sbarrerebbe la strada per sempre alla possibilità di centrare l’obiettivo. È necessario, infatti, prevedere lo stabile esercizio delle funzioni all’interno dell’ufficio per il processo, come formulato nella proposta del Movimento Sei Luglio (con riferimento ai GOT, secondo le competenze previste dalle risoluzioni del CSM), che vi invitiamo a divulgare e a spiegare ai colleghi.

Il Movimento Sei Luglio, nato come movimento per la riforma della magistratura onoraria, perciò, porterà avanti questo obiettivo, potenziando l’organizzazione esistente e formalizzando il consenso di chi lo condivide, come ha fatto finora (e come richiesto dai molti colleghi che stanno aderendo). A questo scopo lavorerà anche per perseguire un coordinamento culminante nella formazione di un unico soggetto rappresentativo di GdP, GOT e VPO, che si esprima legittimato attraverso elezioni periodiche, trasparenti e decentrate, capace di esprimere le individualità, ma in modo organizzato e democratico, e di parlare all’esterno con una sola voce al pari di quanto da Voi chiesto con l’invito alla formazione del documento unitario. Abbiamo sentito argomentare qualche rappresentante di sigla individuando risultati nei sotterranei delle istituzioni, prospettando che l’unica soluzione possibile sia collegata al factum principis. Il Movimento, invece, non vuole entrare in nessuna grotta di Platone. Preferisce le idee chiare come il Sole («è esso a produrre le stagioni e gli anni e a governare tutte le cose del mondo visibile e ad essere causa, in certo modo, di tutto quello che egli e suoi compagni vedevano e non il suo riflesso sullo stagno», per citare Platone).

Giovanna Moretti (GdP)

Stefano Marretta (VPO)

Giovanna Deriu (GOT)

Paola Bellone (VPO)

 

 

 

 

 

 

 

 

Lettera aperta alle sigle convocate dal ministero della Giustizia all'incontro del I dicembre.

 

Cari colleghi,


all’incontro del I dicembre, inevitabilmente rappresenterete l’intera categoria. 


I colleghi che non partecipano alla corrispondenza di questi giorni, e rimarranno fuori dal Ministero il prossimo I dicembre, vogliono che davanti alla controparte ministeriale non si pronuncino le singole sigle,  ma l’intera categoria con una voce sola. Se volete manifestare di rappresentare effettivamente la categoria, pertanto, non potete non esprimere questo sentimento. Senso di responsabilità e senso di appartenenza alla categoria dei magistrati onorari impongono, perciò:

a)   la formulazione del documento unitario;
b)    che intervenga uno solo di voi a leggere il documento unitario;
c)    che il silenzio di tutte le altre sigle faccia da eco al documento unitario;
d)    che il documento unitario venga pubblicato preventivamente ed in contemporanea dalle sigle.

Il gong del I dicembre sta per suonare.

Per cui ci  scuserete se, molto “pragmaticamente”,  vi chiediamo di escludere tutte le questioni che non rilevano ai fini della redazione del documento unitario e di utilizzare il tempo rimasto esclusivamente per questo scopo. A nessuno di voi può essere impedito di entrare in quella sala ministeriale, ma sono incontenibili le sollecitazioni a redigere un documento unitario, purché sia uno. Se non lo farete, sarà deleteria anche la manifestazione del dissenso da parte dei colleghi annunciata pubblicamente in questi giorni attraverso vari mezzi di comunicazione. Quindi avete il dovere, chi per il solo fatto di avere costituito un’associazione, di evitare il danno all’immagine della categoria. 

Come già precisato più e più volte il Sei luglio non è una sigla, ma un movimento, e come tale non parteciperà all’incontro del I dicembre. Il Sei luglio ha promosso questo coordinamento, si è impegnato a farlo, e lo vuole garantire. Dal momento che non riuscite ad articolare un documento unitario che esprima tutti gli interessi dei magistrati onorari, vi preghiamo di nuovo di formulare un testo che valorizzi ciò che vi unisce rispetto a ciò che vi divide nelle soluzioni. E di evitare dissonanze mirate a esprimere il primato della singola sigla, come è emerso nella corrispondenza di tutti questi giorni attraverso alcuni interventi. Noi avevamo iniziato con questo spirito, non rendendo pubblica l’iniziativa del coordinamento, con cui avevamo anticipato ciò che la quasi totalità dei colleghi chiede adesso a gran voce.

Pertanto, dal momento che - dal 6 novembre scorso -, non siete addivenuti a una soluzione, come avevamo dichiarato con la lettera d’invito all’unione, renderemo pubblica la nostra iniziativa e, al fine di sollecitarvi a trovare l’unione, renderemo pubblica anche la nostra proposta, nei seguenti termini:

 

A) Richiamare la risposta della Commissione Europea alla denuncia formulata da Calogero Ingrillì, riassumendola così:

La Commissione Europea, rispondendo al vice procuratore onorario Calogero Ingrillì, che ha denunciato l’Italia per violazione della normativa giuslavoristica europea, ha scritto che, in base alla sua denuncia, le condizioni di impiego dei vice procuratori onorari sollevano una questione di compatibilità con le direttive europee sul lavoro a tempo determinato e sul lavoro a tempo parziale. In particolare la Commissione rileva:

- non risultano adottate le misure necessarie per prevenire un abuso di contratti successivi a tempo determinato per l’ingaggio dei magistrati onorari, con la conseguenza che ciò solleva una questione di compatibilità con la clausola 5, punto 1, dell’accordo quadro della direttiva 1999/70/CE  sul lavoro a tempo determinato;
- risulta che i vice procuratori onorari sarebbero stati trattati in modo diverso dal personale di ruolo pur espletando lo stesso tipo di mansioni, per quanto concerne in particolare le condizioni retributive, e ciò solleva una questione di compatibilità con la clausola 4, punto 1 della direttiva 1999/70/CE  sul lavoro a tempo determinato;
- risulta che il ricorrente non riceve nessun diritto a un periodo minimo di ferie annuali retribuite in relazione alla sua attività di vice procuratore onorario, e ciò solleva una questione di compatibilità con l’art. 7 della direttiva sull’orario di lavoro in combinato disposto con la clausola 4 dell’accordo quadro allegato alla direttiva sul lavoro a tempo parziale (direttiva 2003/88/CE), e con la clausola 4 dell’accordo quadro allegato alla direttiva sul lavoro a tempo determinato.

La Commissione cita le note sentenze della Corte di Giustizia dell’Unione europea (causa C-393/10 – nota come sentenza 0’ Brien -, e la sentenza della terza sezione nelle cause riunite C-22/13, da C-61/13 a C-63/13 e C- 418/13 – nota come sentenza Mascolo -, aventi ad oggetto le domande di pronuncia pregiudiziale ex art. 267 TFUE). L’istruttoria deve ancora iniziare, ma le deduzioni del ricorrente hanno sollevato questione di compatibilità della normativa interna con la normativa europea.

 

B) Dopo avere richiamato il documento della Commissione Europea, per la sua autorevolezza, e aver precisato che gli stessi rilievi si estendono necessariamente sia ai GOT che ai Giudici di Pace, concludere che i magistrati onorari già confermati nel loro incarico, chiedono di continuare a svolgere le loro funzioni fino all’età di 70 anni, con un trattamento economico equo e degno proprio delle funzioni che svolgono, e con la garanzia delle tutele previdenziali e assistenziali finora negate.
 

Rimettiamo a voi la formulazione del documento in questi termini (alcuni di voi, per altro, hanno già aderito all’invito a sottoscriverlo). Noi, che non parteciperemo all’incontro del I dicembre, lavoreremo comunque a un testo nella sostanza conforme a quello che vi abbiamo proposto, per averne uno pronto per il I dicembre, se voi non troverete l’unità sui punti che vi abbiamo indicato. Nessun motivo di dissonanza rispetto a questi punti può prevalere, adesso, sulla necessità dell’unità.


Ormai, infatti, siamo al fotofinish.

I punti di attrito e le divergenze fra le sigle possono  - e devono - essere superati in questo momento così importante per gli interessi di tutti (e non per gli interessi di singoli). I colleghi ve lo chiedono. Nessuno può permettersi che il I dicembre le sigle si ripresentino separatamente.


Sarebbe un fallimento.


Sarebbe il fallimento.

Siamo certi che responsabilità e senso di appartenenza alla categoria vi faranno trovare l’abbrivio. Ringraziamo chi di voi ha partecipato all’incontro del 14 novembre scorso a Roma confermando anche successivamente l’adesione al documento che già in quella sede aveva trovato l’accordo dei presenti. Chi lo ha fatto ha dimostrato l’effettiva condivisione del nostro invito all’unione e l’effettiva volontà di centrare l’obiettivo che ci eravamo permessi di indicarvi.


Un caro saluto.


 

Paola Bellone VPO Torino

Stefano Marretta VPO Genova

Giovanna Moretti GdP Barletta

Elena Ferrero VPO Torino

Pietro Sommella GOT Cosenza

Marco Ghigo VPO Torino

Katia Azzinnari VPO Torino

Paola Clivio VPO Torino

Vincenza Caporaso VPO Torino

Ester Kappelmayr VPO Torino

Fedora Babulano VPO Latina

Elisabetta Barone VPO Salerno

Francesca Dara VPO Palermo

Giada Cesare VPO Palermo

Cosetta Mendolia VPO Palermo

Achille Chieffo VPO Nola

Loredana Schirra GOT Cagliari

Pamela Di Guglielmo VPO Grosseto

Mirella Raffaella Gabriele VPO Castrovillari

Silvia Amoretti GOT Milano

Maria Rosa Sala GOT Foggia

Gianfranco Rozze GOT Gorizia

Luigi Dentis VPO Cuneo

Francesca Valeri VPO Venezia

Cristiana De Nardi VPO Venezia

Riccardo Palma VPO Venezia

Barbara Sisci VPO Brescia

Anna Guerini VPO Brescia

Rosanna Rossetti VPO Brescia

Valentina Amadio VPO Brescia

Giuseppina Pagnozzi VPO Torino

Elisa Penzi VPO Torino

Sabina Merlatti VPO Torino

Silvia Bonaveri VPO Torino

Paola Priori VPO Torino

Eliana Pinotti VPO Genova

Elena Navello VPO Genova

Tatiana Ratto VPO Genova

Federica Cavallo VPO Pescara

Debora Bracco VPO Massa

Chiara Spertino VPO Torino

Viviana Cappellari VPO Torino

Ferdinando Brizzi VPO Torino

Ludovico Bonzo VPO Torino

Ilaria Contenti VPO Torino

Micaela Soriente VPO Torino

Antonella Cornaglia VPO Torino

Daniela Calcagni VPO Torino

Barbara Figoli VPO Torino

Paola Cordero GOT Aosta

Giuseppe Scarpa  VPO Oristano
Simone Sassu VPO Sassari
Nino Barbagallo GOT Messina
Elvira Longobardi VPO Nola
Cristina Detoni GdP Barletta
Anna Maria Cipolloni GOT Salerno
Elisabetta Ferroni VPO Firenze
Claudio Pesce GOT Imperia
Isabella de Asmundis VPO Torre Annunziata
Caterina Gallizia GOT Milano
Elena Bova GOT Locri (RC)
Pastorino Sergio Fortunato GOT Tempio Pausania
Schintu Daniela GOT Tempio Pausania
Monni Maria Gavina GOT Tempio Pausania
Bechere Marchesa Francesca GOT Tempio Pausania
Cadau Salvatorica GOT Tempio Pausania
Grandolfo Adriana GOT Tempio Pausania
Scala Maria Francesca GOT Tempio Pausania
Magliona Maria Salvatora GOT Tempio Pausania
Lanfranco D’Alanno GdP Taranto
Loris de Stefano GdP Bari
Giuseppe Salerno GdP Bari
Daniela Turco GDP Paola (CS)
Sara pezzetto VPO Aosta

M. Raffaella Lacava VPO Napoli,

Nunzia Paudice VPO Napoli

Francesca Berloco GOT Matera.

Francesca Molinari VPO Modena

Francesca Taglialatela VPO Napoli

Massimo Morgia GOT Messina

Fides Azzolini  GOT Treviso

Enzo Varricchio GOT Trani

Silvia Semprini GOT Reggio Emilia

Rita Di Falco VPO Paola

Anna Lauro VPO Cosenza

Anna Laura La Grotteria VPO Cosenza

Angelina De Luca VPO Cosenza

Pierfrancesco Molinari VPO Paola

Maria Caprio VPO Cosenza

Valentina Cassibba VPO Palermo

Ignazio Di Maria VPO Siracusa

Lucia Nigro VPO Salerno

Antonio Converti  GOT Teramo

Silvia Siracusa VPO Palermo

Simona Nasca GOT Palermo

Elena Lionetti VPO Biella

Maria Bruno VPO Caltanissetta

Angela Anello VPO Catania

Liliana Napolitano VPO Napoli

Vincenzo Colantuoni  Romagnoli GdP Grosseto

Michele Di Iesu GOT Potenza

Giuseppe Liotta GOT Brescia

Claudio Lupi VPO Udine

Maria Teresa Gitto GdP Roma

Mariaflora Di Giovanni GdP Chieti

Biancamaria Carullo VPO  Avellino

Carolina Badalamenti GdP Termini Imerese

Marcello Tuzzolino VPO Termini Imerese

Paola Corso GdP Roma

Mara Paciariello

Claudio Dipalo

Anna Maria Taverna VPO Catanzaro

Iolanda Lanucara GdP Andria

Raffaella Dattolo GOT Crotone

Giovanna Deriu GOT Cagliari

Francesca Ziccardi GOT Genova

Chiara Fioravanti GOT Genova

Ginevra Piccirillo GOT Salerno

Roberta Waschimps VPO Napoli

Sergio Ceraso GOT Avellino

Brigida Lo Curto VPO Termini Imerese

Angela Cinque GdP Bari 

Giuseppina Di Nubila GdP Bari 

Angela Ardito GdP Trani

Annalisa Gandolfo VPO Genova

Barbara Calabrese VPO Genova

Simona Lombardo VPO Genova

Tiziana Aledda VPO Genova

Carmen Arecchi VPO Genova

Claudia Arduino VPO Genova

Monica Oreggia VPO Genova

Davide Albini VPO Genova 

Viviana Villa VPO Genova

Fabrizio Calamaro VPO Genova

Raffaella Masserdotti VPO Genova

Guendalina Rossi VPO Genova

Maria Giulia Del Bene VPO Genova

Emanuela Acampora VPO Genova

Valeria Malfatti VPO Genova

Alessandra Casapiccola VPO Genova

Elisabetta Francardo VPO Genova

Daniela Panella VPO Genova

Maria Grazia Strambi Ferrini VPO Genova 

Gianluca Fumi VPO Genova

Laura Mazzolini VPO Genova

Paolo Baccaglini VPO Genova 

Lucia Budillon VPO Genova

Francesca Visca VPO Genova

Fabio Castagnola VPO Genova

Maddalena Vaglio Bernè GOT Genova

Alessandro Monti Bragadin VPO Savona

Roberta Mela VPO Savona

Laura Carossino VPO Savona

Francesca Orlando GOT Venezia

Mauro Brambullo GOT Venezia

Chiara Martin GOT Venezia  

Patrizia Bonsignore GOT Genova

Viviana Rispoli VPO Genova

Alessia Sanna VPO Sassari

Tiziana Gigantesco GDP Noci

Giovanni Calasso GOT Venezia

Silvia Rinaldi VPO Salerno

Antonella Buonfiglio VPO Salerno

Michele Arminio VPO Salerno

Maria Rosaria Caravano VPO Salerno 

Stefania Falasca VPO Salerno

Antonio Paventa VPO Salerno 

Emanuela Rossomondo VPO Avellino 

Eva Sessa GOT Salerno

Maria Danesi De Luca GOT Vasto 

Stefano Catellani GOT Reggio Emilia 

Ubaldo Arduini GOT Reggio Emilia

Donata Romano GOT Reggio Emilia

Luca Staricco GOT Genova

Marta Beatrice Vaccara GOT Genova 

Emanuela Alimento GOT Trani

Lucia Moramarco VPO Trani

Bruna Paolillo VPO Trani

Isabella Carella VPO Trani

Maria Rosaria Rossi GdP Barletta

Fernando Lombardi GdP Bari

Emanuela Artone GdP Roma

Maria Teresa Martino GdP Bari

Andrea Saccane GOT Imperia

Susanna Balasini VPO Verona

Helenia Ercoli GOT  Terni

Milena Petroni VPO Palermo

Giuseppe Salerno VPO Palermo

Nadia Alessandro  VPO Palermo

Maria Pia Gargano VPO Palermo

Giovanni Grasso    GOT      Messina

Filomena Ciotti GOT Sulmona

Stefania Letizia GOT La Spezia

Giulia Bentley VPO Palermo

Giuseppe Alioto GdP Roma

Veronica Di Grandi VPO Ragusa

Giusi Geraci VPO Palermo

Salvatore Lanigra VPO Palermo

Elisabetta Ferroni VPO Firenze

Paola Finetti VPO Firenze

Francesca Di Bari GOT Teramo

Felice Occhiello GdP Canosa di Puglia 

Maria Antonietta Cuccaro VPO Salerno

Rossella Latorre VPO Napoli

Elena Ferraro VPO Napoli

Francesca Piccirillo VPO Napoli

Mirella Amoresano VPO Napoli

Elena Bruni VPO Napoli

Elena Di Tommaso GOT Napoli

Paola Esposito VPO Napoli

Paola Troncone VPO Napoli

Simone Vettoretti VPO Torino

Eliana Riso VPO Napoli

Sergio Tedesco VPO Napoli

Marco Covino VPO Napoli

Silvana De Falco VPO Napoli

Rosina Di Feo VPO Napoli

Fabio De Iorio VPO Torre Annunziata

Tiziana D’Amato GOT Napoli

Cristiana Sirabella GOT Napoli

Eulalia Angeletti VPO Napoli

Andrea Casella GOT Napoli

Giovanna Monti VPO Napoli

Caterina D’Ambrosio VPO Napoli

Rossella Bonavita VPO Nocera Inferiore

Katia Bisogno VPO Salerno

Giovanna Pedalino VPO Caltagirone

Gennaro Simeoli VPO Napoli

Antonia Ardolino GOT Nola

Laura Sabato GOT Nola

Speranza Fedele GOT Nola

Raffaele Grilletto VPO Nola

Giuseppe Basile VPO Nola

Pasquale Risi VPO Nola

Roberto Acampora VPO Nola

Raffaella Amodio VPO Reggio Calabria

Maria Rega GOT Avellino

Silvia Petrella VPO Nola

Riccardo Occhinegro GdP Bari

Fulvia Bison VPO a Udine

Cristina Ricco VPO Palermo

Raffaella Arone di Valentino VPO Palermo

Nunzia Mangiapane VPO Palermo

Annamaria Siagura VPO Palermo

Giuseppe Marrone GOT Palermo

Alberto Rossi GdP Roma

Pia Miele VPO Nocera Inferiore

Saverio Maria Accarino VPO Nocera Inferiore

Anna Rosa Abete VPO Napoli

Angela Abbondandolo VPO Avellino

 Maria Antonietta Marchione VPO Palermo

Anna Carbone GDP Roma

Angelica Russo VPO Napoli

Alessia Di Taranto VPO Napoli

Antonio Di Palma VPO Salerno

Santo Di Gregorio VPO Enna

Cesarina Ansalone GOT Salerno

Davide Mongatti GOT Terni

Silvia Cesarina Stornelli VPO L’Aquila

Andrea Saccone GOT Imperia

Alessandra Di Biase GdP Martina Franca

Michele Giangregorio GdP Trani

Fabrizia Speranza VPO Napoli

Federica Varriale VPO Napoli

Anna Condò GdP Roma

Maria Stella Maltoni GdP Catania

Alberto Di Somma VPO Torre Annunziata

Micaela Lunghi GOT Prato

Mery Mete VPO Gorizia

Maria Stella Maltoni GdP Catania

Raffaella Amodio VPO Reggio Calabria

Aniello Carotenuto VPO Salerno

Barbara Visco VPO Vallo della Lucania
Adriana Michieli  GdP Tolmezzo

Paola Maria Alesii GdP Roma

Pasquale Abate VPO Firenze

Raffaele Romanelli GOT Vallo della Lucania

Lina Iacopino GOT Reggio Calabria

Claudia Toscano GOT Palmi 

Silvana Glustra VPO Reggio Calabria

Giuseppa Occhiuto VPO Reggio Calabria

Barbara Visco VPO Vallo della Lucania

Claudia Giannotte GOT Taranto

Maria Rosaria Del Sorbo VPO Torre Annunziata

Cinzia De Micheli GdP Tivoli

Anna Maria De Santis GOT Sulmona

Giulio Calogero GOT Napoli

Maria Rosa Silvestro VPO Avellino

Grazia Sica VPO Avellino

Luisa Ricci GOT Venezia

Valeria Basile VPO Torino

Melania Gatto GOT Venezia

Daniela Allegrini GOT Venezia

Fulvio Tancredi GOT Venezia

Roberta Ballarin GOT Venezia

Flora Avallone VPO Napoli Nord

Mariaelena De Iuliis VPO Napoli

Piergiuseppe Caggiano VPO Napoli

Giancarlo Pezzuti VPO Napoli  Nord 

Stefania de Falco Giannone VPO Napoli

Francesca Dicecca VPO Napoli Nord 

Giovanni di Iorio VPO Salerno

Monica Cavassa VPO Milano

Valentina Pistone  VPO MIlano

Giovanna de Simone VPO Milano

Francesca Ermo VPO Milano

Ilaria Grassini VPO Milano

Luciana Greco VPO Milano

Tiziana Curatolo VPO Milano

Barzaghi Paola VPO Milano

Ofelia Tropeano GOT Reggio Emilia

Roberto Belforti VPO Reggio Emilia

Stefania Farina GOT Napoli

Pasquale De Sanctis VPO Salerno

Rosaria De Rosa VPO Napoli

Pasqualina Caiazzo GOT Salerno

Anna Fatica VPO Nocera Inferiore

Alessandra D'Aversa VPO Udine

Alberto Dones VPO Milano

Anna Sessa VPO Napoli

Anna Chiara Minervini VPO Trani

Maila Gualteroni VPO Gorizia

Lucia Ruggiero GOT Avellino

Cinzia Frisina VPO Reggio Calabria

Concetta Buccini GOT Sulmona

Silvana Terrasi VPO Palermo
Alessio Sofia Vpo Palermo
Antonio Todaro VPO Palermo

Mercurio Mazzei GdP Bari

Sara Frattolin GOT Gorizia

Remo Ferraro GOT Benevento

Cosimo Calvi GOT Lecce

Rosalba Marzullo GOT Avellino

Severina Inno VPO Salerno

Isabella Nacci VPO Asti

Brunella Converso GOT Paola

Daniela Di Stefano VPO Pescara

Rosina Romilio VPO Pescara

Giuseppe Turrisi GOT Patti

Cettina Giulietta VPO Patti

Elisabetta Artino GOT Patti

Carolina La Torre GOT Messina

Francesca Ciapone GOT Messina

Santa Nuccio VPO Messina

Elena Giancola VPO Messina

Carmela Sciacca GOT Messina

Carmela Barbaro GOT Messina

Teresa Cortese GOT Messina

Alessandro Ziino VPO Messina

Valeria Pappalardo GOT Messina

Salvatore Irullo GOT Messina

Adriana Lionti GOT Patti

Carlo Giorgianni VPO Patti

Carmelo Aloi GOT Patti

Tiziana Brancato VPO Patti

Anna Maria Mastrandrea MOT Patti

Vincenzo Mandaci MOT Patti

Tiziana Brancato MOT Patti

Francesco Quartarone MOT Patti

Lavinia Andriolo MOT Patti

Antonietta Notaro VPO Messina

Anna Pintore GOT Sassari

Silvia Giancola VPO Asti

Mariano Zurrida GdP Oristano

Loredana Reggio GOT Locri

Anna Vera Cappelli GdP Savona

Giorgio di Giorgi GdP Milano

Maria Teresa  Lanza GdP Catania

Elvezia Vetere GOT Paola

Carmela Mirabelli GOT Paola

Alberto Pugliese GOT Paola

Sonia Suppressa GOT  Roma

Rosa Silvestri GdP Taranto

Carlo Farsetti GdP Firenze

Salvatore Caradonna GOT Foggia

Marika Tuozzo GdP Bari

Andrea Grammatico GdP Savona

Maria Stella Sallemi GdP Vittoria

Dino Turturici GdP Milano

Vitalba Ditaranto VPO Gorizia

Anna Rita Serra GdP Oristano

Davide De Leo GOT Locri

Alberto Pinna VPO Nuoro

Daniela Caddeo VPO Oristano

Pietro Lavezzari GOT Savona

Teresa Tucci VPO Castrovillari

Concetta Piizzi GdP Trani

Ida Della Rocca GdP Napoli

Federica Poggio GOT Torino

Nicola Marchiori VPO Verona

Daniela De Santis GOT Foggia

Raffaella Laudato VPO Firenze

Giovanni Golotta GdP Locri

Amedeo Citarella Giudice Ausiliario Corte Appello Lecce

Viviana Isola VPO Asti

Silvestro Seminara GdP Rossano 

Pietro Mori GdP Civitavecchia

Cosimo Damiano Di Pede GdP Altamura

Maria Fabbroni GOT Perugia

Nicoletta Palmieri GdP Bari

Giovanni Condello VPO Caltanisetta

Susan Petrini VPO Massa​

Marco Rapelli VPO Massa

Massimo Pernacchi VPO Massa

Simona Siciliani VPO Massa

Giulia Siani GdP Bari

Antonella Giugliano GdP Barra

Rosa Iraci GdP Taranto

Nicola Russo GdP Taranto

Francesco Liaci GdP Taranto

Anna Aga Rossi Got Firenze

Carlo Gambucci Got Perugia

Vittoria Sechi GOT Sassari

Daniela Mondino VPO Torino

Roberto Tesio VPO Torino

Evelin Frizzi VPO Trento

Elena Moretti GOT Prato

Isabella Gurnari GOT Firenze

Marianna D’Antona VPO Asti

Guido Di Nola VPO Torre Annunziata

Gabriella Favero GOT Tribunale di Venezia 

Marta Formichi GOT Torino

Catia Letizi VPO Urbino

Anna Casalino GOT Taranto

Carmen Capitò GOT Locri

Daniela Di Stefano VPO  Pescara

Rosina Romillo VPO Pescara

Mariateresa de Meo VPO Pescara

Roberto Santoro VPO Pescara

Lorella de Bonis VPO Pescara

Francesca Ermo VPO Milano